Juventus vs. Como: Quando l’Arbitro Diventa il Dodicesimo Uomo in Campo

Oh, che giornata gloriosa per il calcio italiano, specialmente per i tifosi della Juventus che, nel match contro il Como, hanno assistito a un vero e proprio spettacolo di… arbitraggio, direi. Sì, perché mentre i giocatori si sfidavano sul campo, l’arbitro ha deciso di partecipare attivamente al gioco, regalando alla Vecchia Signora una performance che solo la Var avrebbe potuto correggere, se solo fosse stata in vena di lavoro.

Partiamo dal momento clou, quel fatidico fallo di mano di Gatti. Che sia chiaro, in un mondo dove la giustizia sportiva è cieca come la giustizia terrena, il rigore a favore del Como era talmente evidente che avrebbero potuto vederlo persino gli spettatori con un paio di occhiali da sole nel bel mezzo di una tempesta di sabbia. Ma no, l’arbitro, con una maestria degna di un prestigiatore, ha deciso che no, non era rigore. È solo un tocco casuale, una carezza al pallone, nulla di che! E il Var? Beh, il Var doveva essere in pausa caffè, perché non si è scomodato nemmeno per un secondo.

Ma la vera ironia della sorte è che pochi minuti dopo, lo stesso Gatti, il nostro eroe involontario, viene letteralmente abbracciato dal portiere del Como, e questa volta sì, l’arbitro ha visto tutto. Rigore per la Juve, tanto per mantenere l’equilibrio cosmico. Che dire, se non fosse per queste decisioni, la partita sarebbe stata solo un match di calcio e non un film drammatico con un finale già scritto.

Parliamo ora del contesto, perché lo spettacolo non finisce qui. La Juventus, con la sua situazione debitoria che farebbe invidia a un piccolo stato in bancarotta, ha una missione: qualificarsi per la Champions League. Perché, diciamocelo, senza quei soldi, la società bianconera rischia un fallimento, non solo sportivo ma anche finanziario. E chi meglio degli arbitri può aiutare in questa nobile crociata? Con ogni partita, ogni decisione controversa, sembra quasi che l’arbitro abbia un ruolo da consulente finanziario, più che da direttore di gara.

Certo, qualche tifoso potrebbe obiettare che queste sono solo coincidenze, ma quando le coincidenze si sommano, si inizia a parlare di tradizione. Una tradizione di arbitri che, con una precisione chirurgica, sembrano dimenticare gli occhiali da lettura proprio quando c’è un rigore contro la Juve, o che trovano improvvisamente un rigore a favore nel momento del bisogno.

Insomma, mentre la Juventus si prepara per la prossima Champions League, possiamo solo sperare che l’arbitro continui a essere il loro miglior alleato. Perché, a questo punto, senza il dodicesimo uomo in campo, chissà dove sarebbe finita la squadra. Forse, solo forse, a giocare un calcio onesto. Ma dove sarebbe il divertimento in questo?

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